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Agli albori della Medicina dela donazione.
circa 10 anni orsono si iniziava a a lavorare nel campo della donazione applicando il metodo scientifico. Si cercava di uscire dalle abitudini, dalle improvvisazioni e si cominciava ad applicare la statistica e l'epidemiologia ai fenomeni osservati.
In prima istanza detti criteri vennero applicati al procurement dei tessuti e più precisamente alla cornea, per poi passare anche a quello degli organi.
Vi furono invero molte resistenze ma lentamente si riuscì a far passare i primi concetti che poi vennero sviluppati e accorpati in un insieme scientifico detto appunto Medicina della Donazione di Organi e Tessuti .
Questo lavoro, presentato in un convegno nel 2002, fu uno dei primi passi fondamentali nell'applicazione del metodo scientifico al procurement dei tessuti :
ANALISI DEI PRELIEVI DI TESSUTO CORNEALE NELL’ OSPEDALE DI PISA“ S.CHIARA ” NELL’ ANNO 2001, FINALIZZATA AD UNA MIGLIORE ORGANIZZAZIONE E CONTROLLO DI QUALITA’.
Successivamente si cominciò a parlare di Qualità del processo donativo e venne sviluppato, in prprio, i primo programma ( con annesso software) di garanzia di qualità
IL RUOLO DELL’ UFFICIO DI COORDINAMENTO NELLA FASE DELL’ APPLICAZIONE DEL METODO E DELLA VALUTAZIONE DEI DATI
Il PROGRAMMA DI GARANZIA DI QUALITA' DELLA REGIONE TOSCANA : Fondamenti e Metodologia
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Sempre agli albori , ma sempre meno
Il maggior fattore limitante allo sfoltimento delle lunghe liste d'attesa per il trapianto è sempre stata la carenza di organi. Questa limitazione ha costituito, da sempre, la preoccupazione costante per i Coordinatori Ospedalieri della donazione ed ha generato la necessità di una valutazione di qualità del processo di individuazione nell'intento di far emergere l’effettivo potenziale di donazione delle singole strutture sanitarie e di identificare, il più dettagliatamente possibile, i punti dell’intero processo della donazione sui quali intervenire al fine di migliorarne i risultati.
Data l’articolazione della procedura era necessaria una valutazione costante e completa di tutte le attività svolte e delle fasi, al fine di risolvere le eventuali carenze. Si ritenne quindi fondamentale avere ben presente la qualità come obiettivo primario per il miglioramento del processo.
Venne prodotto un programma modulare, specifico , facilmente implementabile e realizzato in proprio a costo zero:
IL PROGRAMMA DI GARANZIA DI QUALITA’ DELLA DONAZIONE DI ORGANI
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Anche la comunicazione è qualità
Tra i requisiti fondamentali della comunicazione efficace riteniamo vi debba essere incluso quello che definiremmo “di qualità ” , ovvero la risultante di una comunicazione che trasferisca informazioni oggettive, chiare e condivise.
Abbiamo già avuto modo di scrivere che la resistenza all’introduzione di sistemi di verifica della qualità nei processi organizzativi può essere stata legata ad una non esatta interpretazione del concetto stesso di qualità ( inteso come giudizio e quindi mero controllo delle proprie attività ) con un conseguente difetto della ricerca di integrazione e di confronto con attività esterne al proprio modello.
La comunicazione - Qualità
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Tra i requisiti fondamentali della comunicazione efficace riteniamo vi debba essere incluso quello che definiremmo “di qualità ” , ovvero la risultante di una comunicazione che trasferisca informazioni oggettive, chiare e condivise.
Abbiamo già avuto modo di scrivere che la resistenza all’introduzione di sistemi di verifica della qualità nei processi organizzativi può essere stata legata ad una non esatta interpretazione del concetto stesso di qualità ( inteso come giudizio e quindi mero controllo delle proprie attività ) con un conseguente difetto della ricerca di integrazione e di confronto con attività esterne al proprio modello.
La comunicazione - Qualità
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