HOME
Donazione e Trapianto : perché e come
La donazione degli organi e tessuti è un grande gesto di solidarietà umana e di altruismo. Ha un grande valore sociale poiché, consentendo di prelevare i propri organi o tessuti dopo la morte, è possibile salvare la vita a qualcun altro o di rendere migliore l'esistenza di pazienti gravemente malati o invalidati.
Il trapianto invece è l’atto chirurgico che segue la donazione e prevede la sostituzione di una parte di un organismo vivente, in quanto deficitaria, con la parte uguale ma funzionante prelevata da altro organismo. Il processo della donazione a grandi linee si identifica con le seguenti fasi : l’individuazione del potenziale donatore, la sua certificazione di morte da parte di un apposito collegio medico, la sua valutazione clinica, il colloquio con i suoi familiari, il prelievo e il successivo trapianto o innesto su di un soggetto detto ricevente.
Quali organi e tessuti si possono donare e trapiantare ?
· Organi: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino.
· Tessuti: cute, osso, tendini, cartilagine, cornee, valvole cardiache e vasi sanguigni
Per alcuni organi o tessuti il donatore può essere una persona vivente ( vedi l’apposita sezione)
Da un punto di vista clinico la donazione e il successivo trapianto sono l'unica possibilità di cura per un vasto gruppo di malattie per le quali la terapia farmacologica tradizionale non è più possibile.
L'accertamento di morte, sia del potenziale donatore che di ogni altro individuo per i quali ricorrano le condizioni descritte di seguito non lascia adito a dubbi.
Infatti la morte è certificata da una totale assenza delle funzioni cerebrali dipendenti da un arresto della circolazione protratto per almeno 20 minuti continuativi o da un grave danno arrecato direttamente al cervello e che ne ha provocato la totale distruzione.
Quest’ultimi sono i così detti casi di "morte encefalica",e per diagnosticarla serve, a termini di legge, la contemporanea presenza di: stato di incoscienza , assenza di riflessi del tronco , assenza di respiro spontaneo , silenzio elettrico cerebrale
L'osservazione del permanere della presenza di questi segni deve essere rileva dal Collegio Medico (medico legale, rianimatore e neurologo) per un periodo non inferiore a 6 ore.
E’ possibile diventare donatori di organi nei seguenti modi :
· facendo una dichiarazione scritta da portare con sé. A questo proposito il Decreto legislativo 8 aprile 2000 ha stabilito che qualunque nota scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), numero di un documento di identità, data e firma, è considerata valida ai fini della dichiarazione
· con la registrazione della propria volontà presso la ASL di riferimento o il medico di famiglia
· mediante la compilazione del tesserino blu inviato dal Ministero della Sanità nel maggio del 2000 che deve essere conservato dal cittadino in modo da essere rintracciabile.
· con atto autografo o la tessera dell'AIDO o di una delle altre associazioni di volontariato o di pazienti
Nel caso di ripensamento è possibile modificare la dichiarazione di volontà in qualsiasi momento.
Se un cittadino non esprime la propria volontà in vita, la legge prevede la possibilità per i familiari (coniuge non separato, convivente more uxorio, figli maggiorenni, genitori o tutore) di non opporsi o di opporsi al prelievo durante il periodo delle 6 ore di certificazione di morte.
E’ opportuno quindi parlarne con i propri familiari perché, qualora non vi sia dichiarazione scritta, questi verranno eventualmente contattati dal personale sanitario circa la volontà espressa o meno, in vita, dal congiunto.
In caso di donatore minorenne occorre il consenso dei due genitori.
Quasi tutti i credi religiosi o filosofie, con pochissime eccezioni, ammettono la donazione degli organi
Continua > next page .
key words : opposizioni, familiari, consenso,rischio,clinico,management, refusal,family,risk,management,morte cerebrale,tessuti,NHBD,
key words : opposizioni, familiari, consenso,rischio,clinico,management, refusal,family,risk,management,morte cerebrale,tessuti,NHBD,